Archeologia Egiziana: ritrovato il reperto dell'allineamento di Orione

L'archeologia egiziana arriva a sostenere
che gli egizi progettarono le piramidi con
Orione.
E' esattamente quello che avevano sostenuto
molti archeologi moderni, quando per la
prima volta videro la foto delle piramidi
ripresa da un satellite e confrontandola con
quella della disposizione stellare della
cintura di Orione, conclusero che gli egizi
progettarono l'allineamento delle piramidi
di Cheope nella piana di Giza secondo
l'esatta posizione delle tre stelle della
cintura della costellazione di Orione. Oggi
questa tesi è accreditata da una nuova
scoperta nell'ambito dell'archeologia
egizia, il cosiddetto scarabeo di Orione. Un
piccolo amuleto a forma di scarabeo che si
usavano a quei tempi come usuali gingilli da
inserire nelle tombe o da portare in dosso
come porta fortuna. Ne esistono di molti
tipi e tutti nel retro hanno inciso figure
di animali o geroglifici. Lo scarabeo di
Orione colpisce subito perché è inusuale, il
suo retro è scarno da ogni incisione
significativa o da ogni rappresentazione di
animale o umana, porta solo tre piccoli
punti. Forse per questo dall'archeologia non
è stato considerato molto rilevante, quando
per la prima volta venne scoperto in Egitto.
Oggi sappiamo che quei tre punti sono
esattamente la copia delle tre stelle di
Orione e quindi della disposizione delle tre
piramidi egiziane, tra cui quella di Cheope.
La notizia ha subito fatto il giro del mondo
e negli ambienti accademici ha incuriosito
molti studiosi che si sono prenotati per
visitare di persona la Galleria del Museo
Archeologico Daphne per ammirare e studiare
da vicino questa rarità archeologica del
mondo egizio.
Grazie a questa scoperta sensazionale oggi
possiamo affermare di avere anche una prova
tangibile, un reperto archeologico
importante e antico che confermi la teoria,
prima solo considerata ipotesi, che le
piramidi siano il frutto di una lunga
elaborazione di geometria, di esatta
matematica e di perfetta astronomia.