Domenico Spinosa (Napoli 1916 - ivi 2007)

Una potente sintesi tra colore e segno distingue le opere di Domenico Spinosa.
L'artista esprime questa fusione attraverso un gesto pittorico ampio ed elementare reso energico da magnetismo cromatico attraverso il quale l'immagine naturalistica quasi tende a sparire risucchiata dal colore stesso. La gamma cromatica appare mutevole grazie ad un sapiente utilizzo della luce, scomposta ed analizzata in ogni suo tratto, cangiante e pastosa, sì tesa al ritratto della realtà ma costantemente in bilico tra la tradizionale suggestione figurativa e le emozioni prepotenti e del tutto indifferenti alla rappresentazione. Quando nel 1934, primi anni in cui Spinosa iniziava i suoi lavori infomali a Napoli, il mondo stava vivendo l'informel europeo o l'action painting americano, il giovane artista partenopeo con assiduo coraggio portava in scena un nuovo tipo di informale in una città difficile. Precursore dei tempi Spinosa, annoverato oggi tra i maestri partenopei darà uno stimolo necessario a tutta quell'arte che passa per il dripping materico o le forme del tachismo segnico giungendo ad una plasticità cromatica unica dei passaggi spinosiani che gli diedero prestigio nelle grandi Mostre istituzionali come quella alla villa Pignattelli, non a caso Domenico Spinosa, assieme a Burri, Del Pezzo, Persico e pochissimi altri è esposto magistralmente al Museo di Capodimonte in tutta la sua materica e astratta bellezza.

OPERE